Maestra, io non credo a Gesù Bambino ma a Babbo Natale. E tu?
Eh… Ma perché dobbiamo per forza mettere in contrasto tutto? Sacro o profano, religioso o magico, bianco e nero… E ve lo scrive una che è sempre stata molto rigida, mai accettato il colore grigio!
Quest’anno, però, ho conosciuto un bambino: un piccolo puledrino molto speciale e anche mooolto agitato. Lui è diverso da tutti gli altri bambini (si, lo so, tutti i bambini sono diversi ma lui è proprio “il diverso” tra i diversi).
Non potendo avere nessun altro tipo di aiuto, in classe sono sempre in rapporto stretto con lui e, stando tanto insieme, sto scoprendo un sacco di cose tra cui l’esistenza, o meglio, per ora “la tolleranza” al grigio…
Una notte di tanti anni fa è una bellissima storia nata proprio con l’intento spiegare ai bambini il collegamento tra Gesù e Babbo Natale. Senza escludere niente!
Come ha fatto? Raccontando che è stato proprio Gesù a incaricare quel simpatico omone del Polo Nord di portare regali a tutti i bambini del mondo, perché fossero felici come è stato felice Lui venendo al mondo.
L’ideatrice di questa tenera storia è Marta Zani, una mamma e un’insegnante, che con delle coloratissime illustrazioni, prova a raccontarci quello che una mamma racconterebbe ai suoi figli per far “tornare i conti” (perché, si sà, sono bambini, ingenui in tutto fuorché nel capire immediatamente quando stai cercando di rifilargli una frottola e tempestarti di domande fino a che non hai dato spiegazione logica di ogni singolo dettaglio della questione).
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