Scusa maestra, io non sono intelligente… Eh sai, sono un po’ stupidina.
Ma chi ti ha detto questa cosa?
Mia sorella…
In una mattinata di lavoro in classe, nel bel mezzo di un esercizio, D. mi ha dato questa risposta. Purtroppo, avendo imparato a conoscerla, mi sono resa conto di quanto D. sia fortemente convinta di quel giudizio.
Mai mi era successo che una bambina di 6 anni avesse un pensiero (erroneo) su di sè così radicato. Distoglierla da esso è davvero difficile: non vuole giocare con gli altri, ha sempre paura di fare qualcosa di sciocco e guarda sempre gli occhi dei compagni… Proprio come Pulcinello, il protagonista del libro-capolavoro Tu sei speciale di Max Lucado.
La storia è ambientata in un villaggio di Wemmicks, un popolo di legno con una strana usanza: passare il tempo ad appiccicarsi reciprocamente stelle o pallini adesivi a seconda del giudizio, buono o cattivo, che ognuno vuol esprimere sull’altro che incontra.
Pulcinello, non avendo grandi e spiccate qualità, riceve solo pallini grigi di cui non riesce più a liberarsi. Fino a quando, tristissimo, incontra Lucia, una Wemmicks diversa da tutti gli altri: lei non ha né pallini né stelle… Ma come fa a essere così libera dallo sguardo giudicante dei suoi concittadini?!
Semplice, vado a trovare tutti i giorni Eli.
Quell’incontro, con l’artigiano creatore dei burattini di legno, gli cambierà la vita. Lo riconoscerà per nome, e stando con lui scoprirà che a lui non importa assolutamente cosa pensino i suoi concittadini.
Chi sono loro per dare stelle o pallini?
Quello che pensano non importa.
Importa solo quello che penso io.
E io penso che tu sia davvero speciale!
Pulcinello scopre così di avere un valore, perché ha un padre che lo ama e lo attende da quando lo ha creato.
Leggendo Tu sei speciale mi sono accorta di quanto spesso anche io, come D., dia importanza al giudizio degli altri, e di quanto abbia sofferto e soffra per questo.
Come liberarsi di questo fardello appiccicoso proprio come i pallini?
Più sarai sicuro del mio amore e meno ti importerà degli adesivi
Abbiamo davvero bisogno di incontrare e stare con persone che ci guardino così, con degli occhi che, nonostante i nostri mille difetti, ci dicano: “TU SEI SPECIALE!”.
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