Maestra, posso venire a casa con te?
Ero molto indecisa su che taglio dare a questa recensione…
Poi, come spesso accade, ho lasciato che fosse il cuore a parlare di Perdu la nuova uscita di Nomos Edizioni.
Quindi allacciate le cinture, emozioni in vista!
Mi capita spesso che qualcuno dei miei puledrini, spinto da un improvviso slancio affettivo – di quelli genuini e inaspettati, liberi da ogni tornaconto e carichi di puro amore, che solo i bambini sono in grado di avere – a fine lezione mi chieda: “Maestra, posso venire a casa con te?”.
Ed io, cercando di non perdermi in quegli occhioni che ti fissano con l’intensità di chi ti sta chiedendo il senso della vita, per evitare di rispondere a quello slancio con un “non si può” – che di “non si può” e “non devi” ne dico già tanti nel mio ruolo di insegnante – dribblo la domanda rispondendo: “Ma poi come farà la mamma, senza di te?!”, certa che al ricordo del loro più grande amore, anche il più appassionato dei puledrini desisterà nell’ardita richiesta. A volte, invece, mi devo trattenere perché so che per alcuni di loro domande come questa è meglio non farle… Ma questa è un’altra (triste) storia.
Tornando a noi, mi ha sempre colpito la posizione di quel bambino che, attraverso l’imparare di tutti i giorni a far di conto, a distinguere correttamente la destra dalla sinistra e altre piccole cose di questo genere, riesce a percepire il bene che gli voglio (e quanto glie ne voglio! A tutti loro!) tanto da fargli dire: portami via con te!


Come sa leggere tra le righe, l’animo puro dei bambini, per cogliere ogni piccolo particolare, quel gesto magari minuscolo, di cui a volte nemmeno io mi accorgo ( quante carezze, mani sulle spalle, incoraggiamenti, facciamo senza neanche accorgerci?!), e attraverso cui passa il Bene, tanto da dire: io questo Bene lo voglio seguire!
Perché il Bene vero passa più da piccoli fatti che da esclamazioni, a volte un po’ posticce, di “ti voglio bene” e i bambini lo sanno! Anche noi adulti lo sappiamo, in teoria… Solo che spesso ce lo dimentichiamo e, distratti dalla vita, ci facciamo sfuggire proprio quei piccoli preziosi dettagli.
È quello che accade a Perdu un cane che per tutta la sua vita si è sentito non voluto, non guardato, solo… Fino a quando, da un piccolo gesto di una bambina, capisce che anche un cane randagio come lui può essere destinatario di Bene. Allora decide di seguire quel Bene che gli va incontro e, finalmente, essere di e con Qualcuno.
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