Natale

Sulle ali dell’angelo

Sulle ali dell'angelo

Maestra, ma come fa Gesù a rinascere tutti gli anni, vivere pochi mesi e poi morire?

“Grazie, cara, piccola, dolce M.F. per la facile domanda…” pensavo tra me e me l’altro giorno, davanti al presepe allestito all’ingresso della mia scuola. Non finirò mai di stupirmi della disarmante capacità dei bambini di tirare fuori dal nulla domande così profonde e dense di significato.

Domande come quella che fecero i nipotini al nonno nel libro Sulle ali dell’angelo.
L’anziano, più prontamente di me, rispondeva con semplicità e franchezza, riprendendo ogni anno la stessa storia:

«“Quando ero molto piccolo” iniziò, “mi ricordo che credevo che tutte le stelle fossero fatte di scintille…”».

Inizia così il racconto di un piccolo pastore che, seduto con la sua famiglia intorno al fuoco, riceve la notizia delle notizie: il figlio di Dio sta per venire al mondo. I pastori, stupiti che proprio loro fossero i destinatari di una notizia così importante, si mettono subito in moto, seguendo la stella cometa. Ma chi sarebbe rimasto a prendersi cura del gregge?

Il più piccolo, il nonno-bambino, nonostante le proteste, si trova costretto a rinunciare al viaggio per badare alle pecorelle.

Sulle ali dell'angelo

Sulle ali dell'angelo

L’angelo Gabriele, però, legge nel cuore il dispiacere di quel piccolo bimbo e gli fa una proposta (molto simile a quella che anche i miei piccoli alunni avrebbero potuto architettare): portarlo in volo fino alla mangiatoia, per partecipare anche lui all’Avvenimento. E poi subito indietro, per rispettare il compito assegnatogli.

l bambino non se lo fa dire due volte e accetta la proposta!
Così l’autore ci descrive, con gli occhi di quel bambino, l’incontro con la Santa Famiglia e lo sguardo che quell’altro Bambino ebbe su di Lui: 

“ e sorrise e fu un sorriso che non ho mai dimenticato, un sorriso pieno di amore che mi commuove ancora oggi, ogni volta che ci penso”.

Con un finale mozzafiato, la storia si conclude quasi con una domanda nascosta,  rivolta al nonno, ai nipoti e a noi: ma quell’evento straordinario, può riaccadere anche oggi anche  per noi?

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