“Benedetta, lavati bene le mani sennò…“
… mi diceva mia mamma.
Quando sono diventata maestra ho capito perché aveva questa “fissa” delle mani ben pulite (in tempi non sospetti, quando lavarsi le mani non implicava contare fino a 60, il gel igienizzante era per le mamme apprensive e germi e batteri erano “un rinforzo naturale del sistema immunitario”, tutta salute!).
Mentre aiuto i miei piccoli alunni con sapone e scottex fuori dal bagno, guardo perplessa “il concetto” di lavarsi le mani dei bambini: un litro di sapone, un nano secondo sotto l’acqua gelata e via che si è pronti.
Risultato: mani impiastricciate di sapone, metri di scottex utilizzati e mani ancora sporche.
Per questo ho letto con entusiasmo il silent book Le mani fan cic-ciac, prodotto dalla rilegatoria Venturini con la casa editrice Matti da rilegare.


Senza creare traumi legati al brutto momento che stiamo vivendo, con le simpatiche illustrazioni di Margherita Allegri, si ride e si impara a lavare bene le mani.
Una storia a cui i bambini possono dare le parole che preferiscono.
Il libro è un vero è proprio progetto completo: contiene un gioco dell’oca a tema mani (con pedine e dado da costruire inclusi) una canzone su YouTube fatta direttamente dall’autore e il cartellone con le indicazioni su come lavare bene le mani.
La cura di questa piccola ma meravigliosa casa editrice non manca mai. Realizza sempre dei piccoli gioielli narrativi.
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