Maestra, sai che ieri non c’ero perché è morto il mio nonno?…
Silenzio.
Quando timidamente qualche mio alunno arriva alla cattedra con questa domanda, spesso mi capita di soffermarmi e di guardare i suoi occhi.
In tanti, ho riconosciuto il desiderio di condividere “una cosa grande” e insieme il bisogno di avere una risposta davanti a questo “misterioso” evento della vita.
I legami con i nonni (conosciuti o no), si sa, sono tra i più importanti.
Chi non li ha mai conosciuti, porta con sé i racconti epici fatti dai propri genitori.
Chi li ha ancora, come me, si considera fortunata e li vede come un dono raro.
C’è poi chi ha dovuto salutarli, ma ne porta nel cuore il profumo e il ricordo per sempre.


Questo libro è dedicato proprio a quest’ultima categoria di persone. L’albo illustrato tratta in maniera delicata e non scontata, il tema della morte e della perdita, senza però mai nominarle.
Syd un pomeriggio va a trovare il suo nonno.
Non trovandolo in casa, arriva in soffitta dove, tra vecchie cianfrusaglie e oggetti strani, riconosce finalmente l’anziano, che lo invita a passare attraverso una strana porta.
Si trovano su una nave e, dopo aver attraversato tutta la città, finalmente approdano su un’isola selvaggia.
Il viaggio di ritorno sembra molto più lungo senza il nonno ed è ricco di intemperie.
Ma Syd portò la nave a casa, sana e salva
Nel finale un messaggero pennuto porta al bambino un segnale da parte del nonno.

I due vivono le loro giornate divertendosi come dei matti, giocando, dipingendo, gustando di tutte le bellezze che l’isola poteva offrirgli, fino a quando Syd capisce che è il momento di ritornare a casa. Ma, a sorpresa, il nonno confessa al bambino che lui desidera restare.
Non è proprio quello che tutti, grandi e piccoli, cerchiamo quando perdiamo una persona care?
Oltre ai ricordi delle esperienze condivise e all’intensità del bene che ci si è voluti, abbiamo bisogno di sapere che queste persone ora sono nel miglior posto che si possa desiderare per loro.
E forse, con un nostalgico sorriso, anche questo bell’albo illustrato ce lo può insegnare.
No Comments