La battaglia della buonanotte — una storia tra sogno e gioco
Vi addormentate subito o vi capita di contare le pecore?
Io oggi vi porto proprio lì, in quel momento delicato in cui si chiudono gli occhi e la mente comincia a inventare. “La battaglia della buonanotte” di Viktoria Spiryagina, edito da Caissa Italia con la traduzione di Tatiana Pepe, è un albo illustrato davvero speciale, che gioca con l’immaginazione e ci fa sorridere, pensare e… sognare a occhi aperti.
Tutto comincia come da tradizione: le pecore iniziano a saltare la staccionata, una ad una, per aiutare un bambino ad addormentarsi. Ma proprio quando tutto sembra filare liscio… sbuca un lupo! E no, non è lì per contare le pecore: se ne prende una e cerca di scappare! Ma attenzione: le pecore non ci stanno. E chiamano rinforzi. E i lupi? Anche loro si preparano alla battaglia. E così il letto del bambino si trasforma in un vero campo di guerra tra pecore coraggiose e lupi affamati. Un caos di zoccoli, denti, clangori e grida… fino a quando il bambino, stanco di tutto quel trambusto, non richiama tutti all’ordine: ora basta, è ora di dormire!
Perché mi è piaciuto così tanto?
Perché è un libro che gioca con la narrazione, che prende un rituale semplice (contare le pecore) e lo trasforma in un’avventura piena di ritmo, sorpresa e ironia.
Ma c’è di più.
È un albo che parla ai bambini, ma strizza l’occhio anche agli adulti: ci fa riflettere su come funziona la fantasia, su quanto siano vivi i pensieri prima del sonno, su come l’immaginazione sia un vero strumento di gioco e crescita. Il testo è scritto in stampatello maiuscolo – una scelta intelligente per le prime letture autonome – ed è tradotto con leggerezza e precisione. Le illustrazioni? Delicate, colorate, coinvolgenti, con un gioco di tavole doppie che ci tira dentro pagina dopo pagina.
E poi c’è il colpo di scena finale (che non vi svelo!) che aggiunge un altro livello narrativo inaspettato. Come dire… nelle storie, nulla è mai solo quello che sembra.



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