Spesso, quando chiedo ai miei alunni cosa si ricordano di quando erano piccoli, mi rispondono la ninna-nanna.
Effettivamente anche io ho lo stesso ricordo (e voi, cosa vi ricordate di quando eravate piccol*?).
Incuriosita da questa coincidenza, sono andata a studiare un pochino l’origine e la storia delle ninna nanne.
Pare che siano nate in America del Nord e hanno una tradizione popolare antichissima. Ogni popolo ha le sue, tramandate di generazione in generazione. Mamme, nonne, bisnonne e così via che hanno tramandato questo piccolo “segreto vocale magico” di madre in figlia…
Come tutti sapete, una ninna nanna è una melodia rasserenante cantata ai bambini per farli addormentare. L’idea alla base della ninna nanna è che un canto eseguito da una voce familiare induce i bambini ad addormentarsi. Chissà quanti occhietti sonnolenti e voci dolci e sussurrate hanno sentito queste parole in tutta la loro storia!
Quella che ci propone oggi @astridlindgren, (che è la mia autrice preferita ve l’ho già detto?!), è una ninna nanna svedese molto conosciuta, che lei stessa aveva scritto per il film I bambini di Bullerby.
Pensate che solo nel 2019 una casa editrice svedese ne ha fatto un albo, illustrato dalla mitica @MaritTörnqvist, da sempre legata alla scrittrice.
La ninna nanna, accompagnata dalle sue morbide e tranquillizzanti pennellate è un viaggio estivo in cui pian piano tutto e tutti si addormentano.
La cosa più bella è che in questa edizione @carmelozampa ha incluso un QR-Code per ascoltare la canzone in versione italiana. Con la musica originale di @GeorgRiedel, i bambini potranno addormentarsi ascoltando le parole di Astrid Lindgren, oppure – come farò io con la piccola C. – saranno i genitori a cantarla per la propria bambina.
Una chicca davvero imperdibile, anche da regalare ai neo-genitori.
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